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Google Stadia 

  • Immagine del redattore: Lilkovic
    Lilkovic
  • 3 ago 2019
  • Tempo di lettura: 1 min

Il futuro del gaming di Google si chiama Stadia: i videogiochi accessibili ovunque da chiunque


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Google Stadia: è questo il nome ufficiale del servizio di gaming in streaming presentato oggi da Google sul palco del GDC (Game Developer Conference). Ma forse definirlo solo servizio di gaming in streaming è riduttivo.


L’obiettivo di Google è quello di rendere il gaming accessibile a tutti, di utilizzare Chrome, una piattaforma capace non solo di permettere la navigazione ma anche l’utilizzo di web-app, per consentire l’accesso a quanti più giocatori possibili. Si potrà usare un laptop, un PC fisso, un dispositivo mobile o una TV con Chromecast, e passare dall’uno all’altro come nulla fosse.


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YouTube diventa a tutti gli effetti un hub dove scoprire giochi e dove giocarli. E Stadia non è una console, non è una piattaforma hardware, è un qualcosa di accessibile appunto da qualsiasi dispositivo. C’è comunque una periferica hardware: un controller dedicato proprio a Stadia che, tra le sue particolarità, ha un pulsante dedicato per effettuare lo streaming su YouTube di quello che si sta giocando. C’è anche un pulsante per accedere ad un assistente vocale (c’è un microfono sul controller) che fornisce informazioni extra sul videogioco che si sta affrontando. Qualche esempio? Rimane bloccati in una tomba di Shadow of the Tomb Raider, tramite Google Assistant chiedete aiuto e su schermo vi appare una video soluzione che vi aiuta passo passo a superare l’ostacolo.

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